E’ uscito il primo numero di Crusoe. Ecco cosa ci trovi

Come da programma, è uscito il primo numero di Crusoe. Come articolo di apertura ti raccontiamo della particolarità del sistema contabile statunitense che consente di applicare regole diverse per calcolare i risultati d’esercizio delle imprese. Con la conseguenza che la rappresentazione dell’utile cambia sostanzialmente a seconda del sistema contabile.

Questo rischia di condurre a notevoli storture, anche se ha favorito il boom di molti settori, in primis quello dell’Hi Tech. Ed è proprio in questo settore che si sta combattendo una guerra silenziosa per il dominio che usa proprio le regole contabili come strumento per battere gli avversari. Ne parliamo anche nella Chat, la nostra rubrica di conversazioni on line, con Davide Zaottini.

Nella newsletter troverai anche il pezzo che riepiloga i principali eventi economici della settimana, alcuni mini post con segnalazioni interessanti e una lettura consigliata. Questa settimana tocca al Global outlook di Ocse che propone esplicitamente agli stati di usare la leva fiscale per far ripartire la crescita.

Buona lettura

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Un Commento

  1. firmato winston diaz

    Abbiamo mai sentito nominare Einstein?
    Non ha mai preso un centesimo per le sue teorie, aveva lo stipendio di misero impiegato all’ufficio brevetti di Berna, e speculava filosoficamente nei ritagli di tempo.
    Certo: le sue teorie non valevano nulla, economicamente parlando.

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    • Maurizio Sgroi

      salve,
      la ringrazio per il paragone, ma qui non c’è nessun einstein (checomunque nella vita ha vuto le sue soddisfazioni). ma solo umili osservatori che si guadagnano da vivere nei ritagli di tempo che questa attività di scrittura ha lasciato loro. se crede che bastino i ritagli di tempo per scrivere questo blog, crusoe e tutto il resto che abbiamo in animo di fare, sta sottovalutando l’impegno. la semplicità di ciò che appare nasconde una profonda complessità, fatica e centinaia di documenti e libri letti in svariate lingue. il fatto che dopo quattro anni si inizi a chiedere al mercato un giusto riconoscimento serve proprio a darci la possibilità di fare meglio (ad esempio investendo sulla piattaforma, gli abbonamenti, eccetera) e questo i lettori, se sono davvero interessati devono comprenderlo e sostenerlo. la gratuità è una sovversione, come abbiamo scritto qui qualche tempo fa, ma è anche un veleno che intossica chi scrive e chi legge. infine, noi stiamo cercando di costruire una comunità di interessi, composta da lettori e scrittori di cose socioeconomiche e abbiamo notevoli progetti di sviluppo. questo richiede fondi, le piaccia o no. e poiché non vogliamo pubblicità, non rimane che chiederli a voi.
      Grazie per il commento e, se vorrà, per il suo sostegno

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