Cartolina: Il ruggito dell’America Saudita

Le ultime previsioni dell’Iea tratteggiano, da qui a un decennio, un mondo dove gli Usa, che hanno già superato i Sauditi per produzione petrolifera, grazie allo shale oil&gas si saranno lasciati alle spalle anche la Russia. I produttori di una volta, la vecchia Opec unita per giunta con Mosca, vedranno ridurre sempre più il loro peso specifico sul mondo dell’energia, e, di conseguenza, sul mondo. Ma siccome, sempre nel 2030, gran parte della produzione di petrolio sarà consumata in Asia – addirittura l’80% nel 2040 – quello che ci aspetta sarà un mondo dove l’America Saudita, già emittente della valuta di riserva e dominatrice degli oceani, sarà guardata con sempre maggior sussiego dai tanti, produttori tradizionali e consumatori asiatici, che pensano di poterne fare a meno. Potrebbe andar peggio, tuttavia. Le previsioni Iea potrebbero essere sbagliate.

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