The Walking Debt, stagione I


Questo libro raccoglie in ordine cronologico tutti i post pubblicati durante la prima stagione del blog TheWalkingDebt dalla sua apertura, sul finire di novembre 2012.

Man mano che vedevo crescere l’attenzione e l’interesse sulle tematiche, ho iniziato a pensare che potesse essere di una qualche utilità raccogliere il tutto per metterlo a disposizione di vecchi e nuovi lettori, cui poteva far comodo avere in formato tascabile l’inizio del mio discorso sul debito. Il libro è stato stampato in vari formati elettronici per consentirne la fruibilità su tutti i supporti. Gli amanti della carta potranno anche stamparne una copia fronte/retro.

Se l’idea vi piace, il miglior modo per dimostrarlo è farlo circolare. Non tanto perché ciò soddisfi la mia vanità o il mio portafoglio, che nulla hanno a che vedere con le ragioni di questo lavoro, ma perché magari qualcuno possa trarre giovamento dalle informazioni e le analisi che ho raggranellato in questi splendidi e faticosi mesi di studio, ricerca e scrittura.

Come ogni opera d’ingegno, anche questa non sarebbe mai nata senza l’aiuto di tante persone.

Il primo della lista è Leonardo Braghetto (@leobpd) che ha fatto la copertina, raccolto i testi, impaginato ed editato l’ebook e l’ha stampato in formato elettronico, accettando anche di ospitarlo in uno suo spazio web per consentire il libero download. E’ lui quindi il vero demiurgo di questa piccola realtà editoriale.

La seconda lista è troppo lunga per essere dettagliata. Sto parlando del popolo di Twitter, grande fonte di ispirazione e di spunti, e i tanti follower e simpatizzanti, in particolare, che mi hanno sostenuto con i loro RT, consentendo a un illustre sconosciuto come me, semplice giornalista senza crediti accademici né giornali alle spalle, di diventare una piccola realtà di informazione sul web. Spero di meritare la loro fiducia anche in futuro.

Last but not the least, ringrazio la mia famiglia che ha accettato di sacrificare parte del tempo che viviamo insieme per consentirmi di dedicarlo a un progetto sconclusionato come questo.

A tutti dico grazie. Questo libro è anche per loro.

La terza, se possibile, è ancora più lunga. Comprende tutte le fonti alle quali ho attinto per costruire questo discorso sul debito. Nei loro confronti sono io il debitore. Ho “rubato”, ma solo per restituire.

Molte di queste fonti sono in chiaro nei post, altre derivano dalle decine di libri, lavori di ricerca, paper che ho letto da quando ho cominciato a scrivere. Ne ricordo solo alcuni, a mo’ di ringraziamento, limitandomi ai libri che più di tutti mi hanno aiutato a capire e mi hanno fornito idee: “The house of Rothschild Vol 2”, “The ascent of money”, “Empire”, di Niall Ferguson; “Il debito del vivente. Ascesi e capitalismo”, di Elettra Stimilli; “The Great Crash”, di J.K.Galbraith; “Il tramonto dell’euro”, di Alberto Bagnai; “Fine della finanza”, di Massimo Amato e Luca Fantacci; “L’Europa oltre l’euro”, di Bruno Amoroso e Jesper Jespersen; “L’età delle banche centrali”, di Curzio Giannini; “Laissez faire e communism”, di J.M.Keynes; “Debito”, di David Graeber. Vi risparmio i romanzi, che sono stati altrettanto importanti.

Se del caso, e ne avrete voglia, ci si rivede l’anno prossimo di questi tempi con la seconda stagione di TheWalkingDebt.

Un Commento

  1. Pier

    In bocca al lupo! Progetto il tuo coraggioso ed estremamente utile! Siamo in due “mondi” diversi io e te, ma per capire io, tu sei bravo!
    BUONAGIORNATA !!
    Ti seguo anche qui!
    Pier

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    • Maurizio Sgroi

      salve,
      grazie per gli apprezzamenti. essere utile è lo scopo principale di questo blog, quindi mi fa piacere quando un lettore mi dice che ci riesco.
      grazie anche per l’attenzione. l’attenzione dei lettori è l’ingrediente principale del successo di un blog. ed è merce rara 🙂
      saluti

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  2. Laura Nicosia

    raccolta utilissima per una molteplicità di ragioni: tenere insieme per avere un filo logico e temporale, archiviare e riprendere nel momento opportuno 😉 non disperdere le energie… Grazie

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  3. Francesco Barone

    Quando qualcuno scrive e pubblica qualcosa di suo, avendone ragione e competenza, esprime :

    in primo luogo dei contenuti, che possono essere condivisi, disapprovati, dibattuti, ma che comunque alimentano un confronto tra menti pensanti ugualmente interessate al tema;

    in secondo luogo dà un segno di umiltà (non di vanagloria) giacché si espone e sottopone al giudizio degli altri, chiedendo il loro espresso parere .

    Ad maiora semper!

    Francesco Barone

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    • Maurizio Sgroi

      Salve,

      nel mio caso coltivo anche l’ambizione di svolgere una qualche utilità che compensi il tempo che i lettori mi dedicano. Spero sempre di non rubargliene troppo.

      Grazie per il commento

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