Redde Rationem, The Walking Debt stagione III
E quattro. Con grande fatica, e sempre grazie all’impareggiabile lavoro di Leonardo Braghetto (@leobpd), anche la terza stagione di TheWalkingDebt è diventata un libro liberamente scaricabile in diversi formati, che trovate qui. A @leobpd va il mio ringraziamento più sincero per il tempo che dedica ogni anno a questo lavoro ormai dal 2013, per la sua cortesia di ospite dei freebook nel suo spazio web, per la creatività e la fantasia che mette nella costruzione dei libri. Senza di lui questi freebook non esisterebbero.
Questo freebook, che porta a quattro i libri finora pubblicati sulle pagine del blog, contiene alcune novità di navigazione che la fertile fantasia di @leobpd ha elaborato per consentire ai lettori una fruizioni sempre più soddisfacente dell’ormai lungo discorso economico che abbiamo sviluppato insieme su queste pagine.
In particolare, il nuovo freebook contiene link rossi e link blu, come le pillole di Matrix. I link blu vi condurranno dentro il libro che state sfogliando, facilitando i collegamenti ai post contenuti nel testo. I link rossi invece vi condurranno fuori dal libro, dentro il blog. Assicuratevi quindi di avere una connessione attiva prima di cliccarci sopra, pena una cocente delusione.
Quest’innovazione l’ho trovata estremamente intelligente. Come sa chi segue il blog dal principio, l’evoluzione del discorso che qui si propone è lenta ma coerente, come un sommovimento geologico, la cui profondità, come diceva Karl Kraus, è costantemente dissimulata sulla superficie delle cronache. Talvolta però in alcuni post tale movimento profondo e persistente emerge con brutale chiarezza, facendo di questi scritti dei punti di riferimento per il navigatore che ritengo sia utile riportare all’attenzione. E non è detto che siano nell’ultimo freebook, ma è opportuno che ne siano distinti.
Alcune novità sono intervenute nel corso della stagione. La prima è che ormai siamo diventati più di tremila e abbiamo superato la soglia dei 170 mila articoli letti, quando un anno fa di questi tempi stavamo circa a 80 mila. Andiamo piano, ma andremo lontano.
La seconda è che da qualche mese ho sperimentato un servizio di infografica, ossia post che contengono solo grafici estratti da documenti ufficiali, che sembra sia molto gradito da tutti voi. E posso capirlo: vi ho sfiancato per anni con post lunghissimi e scrittissimi. E comunque l’innovazione piace anche a me. Oltre ad essere utili per i post, i grafici mi danno la possibilità di comunicare più informazioni in poco tempo. Quindi evviva i grafici (ma sempre lontani dal testo).
Un’altra novità è che da qualche tempo alcuni dei post di TheWalkingDebt trovano ospitalità anche su Econopoly, un blog del Sole 24 ore, grazie alla gentilezza di @albe_ che mi invitato a partecipare a un bellissimo gioco informativo cui partecipano un sacco di persone che ho conosciuto qui sul web grazie a questo blog. Ve lo dico non per vantarmi – ormai dovreste sapere che non mi curo del mio ego – ma perché è una bella storia, dove un signor nessuno decide di fare quello che che pensa di saper e voler fare e piano piano qualcuno se ne accorge e lo valorizza. E’ una storia che ha profonde ricadute economiche, anche se finora non mi paga nessuno, che sono coerenti con lo spirito di questo blog, che vuol suggerire un’alternativa all’economania di questo tempo, o quanto meno far notare che è possibile.
E ciò mi porta alla conclusione, che poi è la parte che preferisco, come sa chi mi segue anche su Twitter: i ringraziamenti. Render grazie ed esser lieto è lo spirito che informa questo lavoro e che provo tutti i giorni a condividere con voi. Quindi non vi stupirà se anche qui ringrazio tutti voi, i follower, chi fa Rt, chi legge e consiglia, chi ne parla al bar, chi scrive i commenti, chi ci pensa sopra, chi continua a leggere anche se un post non gli è piaciuto, chi mi scrive per dare spunti e suggerimenti, chi crede, come me, che scrivendo, leggendo e parlando il mondo possa diventare migliore.
Grazie a tutti voi, perciò.
E buona lettura.