Cartolina. Smart(phone)-drug

Ocse ci informa che il consumo di droga nel mondo rimane stabile, salve che per gli oppiodi, il cui (ab)uso è aumentato del 20 per cento in media nei paesi Ocse dal 2010, con punte del 70 per cento negli Usa, in Turchia, Canada e Lituania, chissà perché. Sono cifre che suscitano un comprensibile allarme, ma assai meno sonoro di quello che proviene da un’altra dipendenza che, casualmente nello stesso periodo di tempo, ha devastato la popolazione dei paesi della regione, e in particolare i più giovani. Parliamo della dipendenza da smartphone. Il numero di chi ne soffre è più che triplicato fra il 2010 e il 2021, quindi in pratica a un tasso che è dieci volte quello della dipendenza da oppio. Però nessuno minaccerà mai dazi sui telefonini come qualcuno ha fatto di recente per il commercio di Fentanyl. Forse perché quella dei telefonini è una dipendenza smart.

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