Il lento declino del commercio e della crescita internazionale

Nessuno credeva che il commercio internazionale potesse prosperare dopo le restrizioni tariffarie imposta unilateralmente dagli Usa. Magari si sperava, semmai, che gli effetti si producessero con maggiore gradualità. E invece i dati diffusi da Ocse mostrano con chiarezza che i volumi di scambi, dopo il picco dei primi mesi dell’anno, quando gli operatori hanno fatto in pieno di merci in vista dei dazi, sono praticamente crollati.

Quelli del Usa, in particolare, che sono e saranno i primi a pagare il conto delle loro politiche commerciali. Cresciuto del 6% circa fra ottobre 2024 e marzo 2025, il commercio Usa è praticamente tornato al livello di ottobre, con notevole dimagrimento delle importazioni. Il conto l’hanno pagato la Cina, mentre le altre economie asiatiche hanno resistito, e la Svizzera (CHE nel grafico sopra a destra), oltre all’Irlanda ed alcune economie europee extra Ue. Ma si tratta di dati da considerare provvisori, nel senso che riguardano solo pochi mesi dell’anno.

Nella sua analisi Ocse sottolinea che le esportazioni sono diminuite anche dal Canada e dall’America Latina e che i dati che provengono dall’analisi dei sistemi di logistica (container, traffico portuale, eccetera) confermano che nel corso dell’estate i traffici hanno sostanzialmente rallentato. A ciò si aggiunga che i nuovi ordini di esportazione sono alquanto timidi. E se associamo queste osservazioni a quelle relative alla produzione e alle vendite al dettaglio (grafico sotto) il quadro si chiarisce ulteriormente.

I paesi avanzati producono sempre meno e le vendite al dettaglio non sono entusiasmanti. Se si considera che molte produzioni, specie negli Usa, dipendono dai beni intermedi che vengono importati, ecco che il declino del commercio finisce con l’impattare sulla produzione, il cui calo finisce col deprimere anche i consumi. Vuoi perché i mercati del lavoro rallentano, vuoi perché i prezzi rimangono ancora tirati in molte parti del mercato. Il declino del commercio è interrelato a quello della crescita. Lo sanno tutti. Ma se ne infischiano.

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