Un buon 2023 per il settore dei servizi italiani

E’ sicuramente una buona notizia che anche l’ultimo trimestre del 2023, proseguendo il dato positivo del terzo, dopo che i primi due erano stati negativi, abbia visto il nostro export di beni in ripresa. Ma è una notizia ottima, e purtroppo non abbastanza osservata, che il nostro settore dei servizi abbia visto una crescita costante per tutto l’anno, totalizzando una crescita delle esportazioni dell’8,2% rispetto al 2022, a fronte di un aumento del 4,3% delle importazioni.
Molto di questo successo si deve al settore turistico, che ha visto crescere la presenza di viaggiatori dall’estero nel nostro paese e purtroppo il bollettino di Bankitalia, da dove il dato è stato estratto, non approfondisce ulteriormente questa tematica.
Cercheremo di osservare più in profondità in uno dei prossimi post. Intanto però possiamo vedere che il miglioramento del settore dei servizi ha quasi azzerato il peso negativo che questa componente ha sul nostro conto corrente, che ormai da diversi trimestri ha pure visto diventare negativa la quota derivante dai redditi.

Come si può notare, ormai sono rimasti solo i beni non energetici a tenere in equilibrio i nostri conti con l’estero, e infatti il saldo, per quanto rimasto in zona positiva, è molto diminuito, col risultato che siamo esposti ai capricci della congiuntura internazionale, dovendo peraltro fare i conti con una bilancia energetica particolarmente sfavorevole.
E’ chiaro che dobbiamo crescere di più anche nelle altre componenti. E poiché i redditi primari dipendono da molte variabili esogene, a cominciare dall’andamento dei tassi di interesse, l’unica area sulla quale si può pensare di intervenire è quella dei servizi. Sarebbe sicuramente utile iniziare a discuterne.
