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La Germania affossa il mattone europeo

Il mercato immobiliare europeo ha iniziato ormai da un pezzo la sua fase declinante, che si può sinteticamente osservare guardando l’andamento dei prezzi delle abitazioni misurato dai numeri indice, riportato nelle ultime previsioni economiche dell’Ue, pubblicate di recente.

Notate la notevole differenza fra decrescita nominale e reale dei prezzi, conseguenza evidente dell’impatto inflazionistico che ovviamente non ha eroso solo i redditi, ma anche i patrimoni, quelli immobiliari in primis. Non certo a caso: nell’ultimo decennio i prezzi degli immobili europei sono cresciuti notevolmente, specie in Germania, come si può vedere dal grafico che apre questo post. Del tutto logico, perciò, che proprio il declino del mercato tedesco, peraltro uno dei più grossi dell’Europa, abbia guidato quello dell’intero settore immobiliare dell’eurozona a partire dalla metà del 2022, quando il ciclo espansivo si è invertito.
Un movimento simile a quello osservato in Germania si è verificato anche in Olanda, che però ha avuto un impatto meno evidente sugli equilibri di mercato dell’area per le dimensioni limitate di quell’economia. Se guardiamo l’indice dei prezzi scorporato nelle singole economia, possiamo farci un’idea più accurata degli andamenti complessivi.

Come si può facilmente immaginare, su questi andamenti ha molto influito l’aumento del costo del denaro, che ha fatto crollare le domande di mutuo, accompagnando quindi la discesa dei prezzi, e insieme fatto salire il loro costo.

L’aumento dei tassi ha avuto impatto sui mutui a venire, ma anche su quelli in essere a tasso variabile, cresciuti in tutta l’area.

Il che, sommandosi all’erosione del potere d’acquisto generata dal picco inflazionistico lascia immaginare una contrazione della domanda privata, in parte già visibile. Se limitiamo tale osservazione solo al mercato immobiliare, notiamo che “nonostante il calo dei prezzi, la capacità di comprare casa continua a deteriorarsi”, come nota l’Ue. Detto semplicemente: diventa sempre più difficile pensare di indebitarsi per il mattone. La casa è scivolata nell’ordine delle priorità per molti europei. Primum vivere, dicevano i latini. Poi pensare al mattone.
