Cronicario: E come suggerisce la Bce: non stressiamoci
Proverbio del 24 maggio Le mosche preferiscono gli escrementi freschi
Numero del giorno: 2018 Anno di eventuale quotazione Fs secondo AD
Che giornataccia per i cinesi, neanche il tempo di cominciare a farsi piacere le agenzie di rating born in the USA, che già quelle gli fanno venire il mal di testa con un bel downgrade di rating – da A1 a aa3 – che peraltro è il primo degli ultimi 25 anni e suona come un meraviglioso benvenuto nel magico mondo della globalizzazione finanziaria.
Ora avrà pure ragione il ministero della finanze cinese, che si è incazzato di brutto, ripetendo chissà quanto consapevolmente i lamenti di tutti i governi oggetto dell’attenzione di Moody’s, e però che pretendevano i cinesi? Persino quelli del piano di sopra, che sono cervelloni ma non fanno rating, si erano accorti che la crescita cinese si è ammosciata e i debiti aumentati. Dice che Moody’s dà giudici prociclici. Insomma – traduco – che fa la danza della pioggia quando piove. E qual è la novità?
Detto ciò la vera notizia del giorno è la Bce. Malgrado i rischi, dice, i mercati non sono sotto stress – loro – anzi macinano rialzi. Lo stress creativo, insomma. Nemmeno la Brexit si pensa provocherà rischi alla stabilità finanziaria degli eurodotati. Perciò fate come i mercati, che tutto vedono e tutto sanno: non vi stressate. Non subito almeno. Aspettate che rialzano i tassi e vi sale l’euribor.
A proposito di cinesi, guardate la linea blu del grafico e poi ripensate a Moody’s.
Detto ciò, un’altra notizia arrivata da Eurostat mi ha fatto capire quanto siamo avanti noi italiani nella lotta allo stress. Non a caso siamo un popolo felice anche se diciamo a tutti il contrario.
Eurostat fa notare che noi italiani abbiamo la più ampia quota di lavoratori potenziali, che sono quei lavoratori che sono disponibili a lavorare ma non stanno cercando lavoro. Alcuni sono scoraggiati. altri, semplicemente, non si stressano.
A domani.




