Cartolina. L’altro virus cinese

Ora che punta decisamente verso il 280% del pil, il debito cinese, accelerato dalla pandemia, minaccia di diventare quello che è sempre stato pur senza esserlo davvero: un pericolo pubblico internazionale. Lo è sempre stato, un pericolo, perché, malgrado i debiti siano in gran parte domestici, queste obbligazioni rischiano di zavorrare pesantemente un’economia sulla quale il mondo intero conta per trainare una domanda sempre più fiacca. Ma non è mai stato davvero, un pericolo, questo debito perché in fondo i cinesi se lo possono permettere, almeno fino a quando durerà la giostra globale che fa fluire merci, servizi e soprattutto dollari, per tutto il mondo. La pesantezza del debito cinese è inversamente proporzionale alla velocità della globalizzazione. I cinesi l’hanno capito e per questo tifano per l’internazionalizzazione. Altri, che sono nella stessa condizione, fanno il contrario. Questo è l’autentico pericolo.

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