Dopo oltre un decennio i prezzi delle case scendono

Le ultime statistiche immobiliari pubblicate dalla Bis di Basilea mostrano il primo segnale che il ciclo espansivo del settore immobiliare, favorito in questi anni dalle politiche monetari, potrebbe aver imboccato la sua fase declinante.
Alla fine del 2022, infatti, i prezzi globali delle abitazioni, per la prima volta in 12 anni, mostravano una diminuzione su base annua del 2 per cento. Un riflesso del rallentamento dei prezzi nominali, cresciuti meno (il 6 per cento su base annua) dell’indice dei prezzi al consumo.
In sostanza, il prezzo delle abitazioni non ha seguito quelle dell’inflazione, deprimendo il valore reale del mattone, con un calo più marcato nei paesi avanzati (-2,7 per cento), dove il morso dell’inflazione è stato assai più pronunciato.
Come ogni indice aggregato, il dato nasconde profonde differenze fra gli andamenti nei singoli paesi. Mentre in Turchia i prezzi reali delle abitazioni sono cresciuti del 51 per cento – il mattone si è apprezzato come bene rifugio in un paese con inflazione a doppia cifra da anni – , in Germania, Australia e Canada sono diminuiti di oltre il 10 per cento, mentre negli Stati Uniti sono rimasti piatti.


Se allunghiamo l’orizzonte dell’osservazione, emerge tuttavia che i prezzi reali globali delle case sono in media cresciuti del 24 per cento dallo sboom seguito alla crisi del 2008, con una picco del 34 per cento nei paesi avanzati mentre nei paesi emergenti l’indice è cresciuto “solo” del 17 per cento.
Insomma, il ciclo espansivo è stato robusto e duraturo, e quindi non bisogna caricare di troppi significati il primo rallentamento visibile. Ma neanche ignorarlo. E questo per la semplice ragione che è cambiato significativamente il contesto all’interno del quale il ciclo espansivo trovava le sue motivazioni.
Insomma, non bisogna (ancora) preoccuparsi. Di sicuro osservare l’immobiliare con un occhio più attento sarà una delle occupazioni più gettonate fra i regolatori e soprattutto fra le banche che tanto hanno dato a prestito per alimentare questa crescita. Questi crediti oggi sono un po’ più sulla graticola.
Se vi piace quello che pubblica questo blog e volete sostenerlo, potete farlo comprando la Storia della ricchezza, il mio libro edito da Diarkos (tutte le info a questo link) che molto deve a questo lungo percorso che abbiamo iniziato oltre dieci anni fa. Lo trovate in tutte le librerie e anche on line. Su Amazon sta già scalando le classifiche della sua categoria. Aiutatelo a crescere. E buona lettura.
