L’Undernet africana al centro del Grande Gioco

L’Africa di domani dovrà essere molto più connessa di quanto non sia adesso al resto del mondo se vuole rispettare la promessa di un futuro diverso dal suo passato. E poiché oggi per essere connessi non bastano più ponti, ferrovie o autostrade, l’Africa dovrà dotarsi di una capacità di rete assai più sviluppata di quella della quale dispone oggi, che comunque non è banale.

Secondo i dati raccolti da Telegeography, l’Africa dispone di 74 sistemi di cavi che la uniscono al resto del mondo, alcuni già attivi, altri in corso di realizzazione. E’ vero altresì che più della metà di questa larghezza di banda proviene solo da cinque paesi: Sud Africa, Egitto, Nigeria, Algeria e Kenya, quindi rimangono ampi spazi da colmare, sia verso Oriente che verso Occidente.

Al momento, infatti, l’Europa è la destinataria principale dei collegamenti dei paesi africani, con oltre l’80 per cento della banda che vi si dirige. E questo spiega perché si stiano impiegando molti capitali per ambiziosi progetti di sviluppo dell’infrastruttura africana. L’Undernet africana di oggi, ma soprattutto quella di domani, è naturalmente al centro del Grande Gioco della nuova globalizzazione emergente.

Come esempio basta ricordare il progetto 2Africa, un ambizioso piano di sviluppo delle reti sottomarine che si propone di collegare l’Africa non solo all’Europa, ma fino all’India.

Questo progetto viene sostenuto da otto grandi aziende: China Mobile, Meta, Bayobab, Orange, STC (Saudi Telecom Group), Telecom Egitto, Vodafone, WIOCC. TUtto il mondo che conta, insomma, è praticamente presente. Una prova generale di multipolarismo su base infrastrutturale con l’Africa al centro. Quasi un suggerimento che lascia immaginare un futuro possibile. Quanto sia probabile è da vedersi.

I problemi, tuttavia, non mancano. Le tensioni sul Mar Rosso, che di recente hanno interessato anche le infrastruttura dei cavi sottomarini, lasciano capire che la connessione dell’Africa ha tutto da perderci da un clima di conflitto. Essere al centro del mondo di domani non offre solo molte opportunità, ovviamente. Ma anche molti rischi. Ed è logico che sia cosi.

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.