Cartolina. Diseguaglianze mortali

Fra le tante informazioni interessanti che trovo sfogliando l’ultimo rapporto annuale Istat, vi propongo quella sui dati di mortalità che trovate riepilogata sopra. Non perché la morte sia un fatto interessante, ma perché il modo in cui si muore racconta la vita di una società. L’ordinata del grafico misura il numero di decessi per 10 mila abitanti e poiché i dati si fermano al 2021, la componente Covid (istogramma viola) è ancora molto rilevante. Nel 2021 la mortalità era di 28,9 persone per ogni 10 mila residenti, e il dato che salta all’occhio è che 11,7 di queste 28,9 persone (abbiate pazienza per la statistica che decimalizza) muoiono di tumore. Se mettiamo le malattie cardiovascolari (5,2) e respiratorie (1,1), il totale fa 18. Quindi due terzi dei decessi dipendono da malattie non trasmissibili, che in qualche modo coinvolgono anche lo stile di vita. Nel grafico si osserva anche altro. La mortalità, ad esempio, è cresciuta molto più al centro e al Sud che al Nord. E a Sud risalta notevolmente il dato di Napoli, dove il dato delle morti di tumore è più alto che altrove e anche quello dei decessi per malattie cardiovascolari. Non vengono fornite spiegazioni per questa particolarità napoletana. Ma ecco la scoperta: la diseguaglianza non riguarda solo i redditi o la ricchezza. C’è anche dell’altro, sotto il nostro cielo.

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