Etichettato: occupazione in eccesso in europa

La produttività Ue ha un problema. Anzi due

E’ cosa nota che la produttività del lavoro nell’Eurozona non regge il passo di quella di altri paesi, meglio attrezzati a partecipare alla competizione internazionale, e ciò per una serie di questioni che abbiamo sommariamente esaminato altrove.

Questo problema si somma a un altro, che nasce da un’osservazione condotta qualche tempo fa dalla Bce e che adesso ha spinto l’ESM a parlarne in un lungo articolo: le imprese europee si sono riempite di manodopera, potendo anche contare su margini di profitto superiori alle medie storiche negli anni successivi alla pandemia, contribuendo così a delineare la fisionomia di mercati del lavoro in forma. Ma questo ha contribuito al calo della produttività visto che questi lavoratori non hanno aggiunto molto valore ulteriore alle produzioni.

Questo fenomeno è chiaramente visibile nel grafico sopra, che stima l’accumulo di manodopera nelle imprese europee e in quello sotto, che fa la stessa cosa a livello settoriale.

Secondo le stime dell’ESM, questo “hoarding” di manodopera consente di avere livelli occupazionali più elevati del 2,1% rispetto a quanto sarebbe necessario se si usasse il livello implicito della crescita economica osservata nell’area. Parliamo di 3,6 milioni di lavoratori in eccesso. Per converso, ciò significa che rischiamo di avere una disoccupazione più elevata di due punti se i livelli di manodopera si normalizzassero. La qualcosa è nell’aria. Vuoi perché l’economia stagnante scoraggia le aspettative, vuoi perché i margini di profitto si sono sgonfiati.

Le stime ESM ci comunicano ancora un paio di informazioni utili da tenere a mente. L’accumulo dei manodopera è assai più elevato nella manifattura (+9,3%) rispetto ai servizi (+2,3%). E che i paesi che guidano questo fenomeno sono due: Francia e Germania, dove i livelli di occupazione sono rispettivamente il 7 e il 5% più alti di quanto sarebbe se non ci fosse accumulo di manodopera.

Insomma, il problema della bassa produttività ne nasconde anche un altro: il divisore gonfiato rappresentato da più lavoratori di quanti servirebbero. Materiale incendiario, a ben vedere, che rischia di generare un ulteriore indebolimento della domanda aggregata qualora le aziende decidessero di farne a meno, con tutto ciò che ne consegue a livello sistemico.

L’Europa, insomma, sta collezionando sfide. E quella della produttività ne nasconde molte. Alcune insospettabili.