Etichettato: ocse world outlook dicembre 2024
L’Ocse ci racconta di un’economia stabilmente instabile

L’economia internazionale vive ormai da anni nell’occhio del ciclone, viene da pensare leggendo l’ultimo outlook che Ocse ha dedicato agli andamenti globali. Tutto intorno al ciclone infuriano le tempeste più svariate e ciò malgrado la barca va, come si diceva una volta. La parola che caratterizza questo outlook è, infatti, “stabilità”.
Stabilità, nelle previsioni di crescita, nei commerci, nei tassi di inflazione, ma nell’instabilità. Perché lo stesso rapporto non evita certo, anzi li sottolinea, di parlare degli infiniti rischi annidati in queste previsioni, che se fossero azzeccate dovrebbero regalarci sonni tranquilli.

Ecco i paesi del G20 bordeggiare intorno al 3%, che sembrerà poco solo agli incontentabili, che trascurano di osservare il crescere delle tensioni internazionali e delle complessità che ne conseguono. Il commercio, ad esempio. La logica suggerisce che ha tutto da perderci, quando la tensione fra i paesi sale. E tuttavia, anche qui, prevale la parola magica: stabilità.

Superato l’anno nero del 2023, già dall’ultimo quarto di quell’anno il commercio ha ricominciato a crescere stabilmente, soprattutto grazie ai servizi. Le previsioni esibiscono ampi chiaroscuri, i dati sulle spedizione marittime su container continuano a crescere, ma gli andamenti degli ordini osservati nell’ultima parte dell’anno sono meno incoraggianti. E tuttavia, al netto di situazioni isolate, il totale (che fa la somma, come diceva Totò) è quasi rassicurante. La crescita del commercio è prevista piatta, che è un altro modo per dire stabile, anche se con qualche cambiamento all’interno dei paesi che la esprimono. In soldoni: la Cina perde quota a vantaggio dei paesi europei dentro Ocse,

Sfogliando il rapporto si possono trovare elencati le innumerevoli incertezze che circondano queste previsioni. Ma il fatto che siano buone, nonostante tutto, è già di per sé un chiaro segnale dello sfasamento continuo che subiamo fra percezione e calcolo ragionato. Un buon motivo per non prendere troppo sul serio quello che pensiamo. Specie quando pensiamo al peggio.
