Cronicario: PagheRai con la Flat Taxi, ma non il canone tv

Proverbio del 25 luglio Il chilometro è lungo, per chi è stanco

Numero del giorno: 526 Importo medio del reddito di cittadinanza nei primi tre mesi

Annunciazione annunciazione (cit.): il ministro Mammamia, che non a caso rima con economia, ha detto che “ci sono margini più ampi”. Tradotto vuol dire che…

Bello vero: che cosa meravigliosa: spendere per guadagnare. Siamo talmente bravi a farlo, noi italiani, che abbiamo speso fino a fare 2.300 e rotti miliardi di euro di debiti nel tempo e guarda come stiamo.

E siccome siamo bambinoni, ecco che si prepara la prossima favoletta che i nostri inesauribili VicePremier, assai versati nelle narrazioni, faticano non poco per trasformare in realtà. Quella della Flat Tax (i) già la conoscete. Non ci crede nessuno, ovviamente, però ci sperano tutti. Salvo poi scoprire, come è successo oggi dopo che un centro studi ha fatto due conti, che con un’aliquota flat al 15%, come dice Mister IPhone, uno che guadagna 55 mila euri l’anno ne risparmia settemila, e uno che ne guadagna 29 mila appena la metà. Meraviglioso no?

Non c’è altro da aggiungere, salvo che forse l’adesione alla Flat tax potrebbe addirittura essere volontaria…

Sull’altro fronte, quello degli a/lleati-vversari, l’altro Vicepremier se n’è uscito con un colpo di genio: dobbiamo abolire il canone Rai. Ovviamente trascura di ricordare che poi la Rai dovrebbe pescare altrove i soldi per mantenere il suo caravanserraglio.

Ma siccome “ci sono più margini”, aboliranno pure il canone Rai che comunque verrà ripagato dalla Flat tax (i). E tutti vissero felici e contenti. E adesso tutti a nanna.

A domani.

 

Un Commento

  1. Gior

    “Abbiamo speso 2.300 miliardi….” e’ vero, ma il come fa una differenza enorme, e saperlo puo’ orientare al futuro. La spesa primaria italiana dal 1980 ad oggi non e’ mai stata particolarmente elevata e anche oggi la nostra spesa primaria non e’ alta, anzi e’ troppo bassa …”Dal 2000 a oggi la nostra spesa primaria in rapporto al Pil è sempre stata inferiore alla media dell’area euro anche nelle fasi in cui la nostra perdita di Pil è stata più accentuata degli altri Paesi europei. Per contro la pressione fiscale che nel 2000 era di quasi un punto percentuale più bassa dell’area euro è ora di circa un punto più alta.” https://www.ilsole24ore.com/art/i-tagli-miopi-che-zavorrano-conti-e-crescita-ACL0EqQ. Da cio’ se ne deduce che la spending review e con essa Cottarelli sono sostanzialmente una barzelletta da dare in pasto a sbandati.

    Come tu sai bene, i giochi sono stati fatti prima del 2000; nel 1994 il debito era gia’ al 120% e stiamo pagando 70-100 miliardi di interessi all’anno da 40 anni ad oggi. Direi piu’ del doppio rispetto ad altri paesi. Aggiungici un’evasione fiscale doppia rispetto ad altri paesi europei…….Infatti la ricchezza media privata italiana e’ elevata. Peccato che riguardi solo 1/3 degli italiani.

    Stabilendo una correlazione, si puo’ dire che meno lo stato spende e piu’ gli italiani si impoveriscono. Le privatizzazioni e il disimpegno dello stato in economia (capitolo derivato sviluppato negli anni 1990-2000) sono fenomeni nati con la promessa di contribuire a risanare il debito dello stato. Come no!!! In 20 anni il debito e’ passato dal 120% circa al 135%, nonostante la spesa primaria non sia mai stata elevata, come dicevamo e dice anche IlSole24Ore. A differenza delle promesse, le privatizzazioni e il disimpegno dello stato nella produzione contribuiscono a ridurre le entrate dello stato e spingono ad imporre restrizioni delle politiche di bilancio; meno investimenti, minore redistribuzione. Infatti, nessun governo riesce ad uscire da questa situazione. Illude e cade, finiti gli effetti della retorica. La Caporetto degli italiani ha varie date; forse quella del 1989 e’ stata determinante, ma gli italiani non lo sanno.

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