Cartolina: 28 ottobre 1929
Sono passati novant’anni dal 28 ottobre 1929, il black monday di Wall Street seguito al giovedì nero del 24 ottobre, che diede il via a una spettacolare retromarcia del benessere globale. Lunedì 28 l’indice DJIA perse circa il 13 per cento. Nei successivi tre anni la perdita arrivò all’89 per cento. E questo spiega perché ancora oggi quella crisi venga ricordata. La più grande crisi del secolo celebra il suo compleanno in un mondo talmente mutato da somigliargli. Anche oggi, come ieri, si osserva la tentazione crescente di tagliare i legami fra le nazioni in omaggio a un belluino istinto di conservazione del proprio particolare, che si conosce talmente poco da non capire che è intrinsecamente legato all’universale. Anche oggi, come ieri, emergono arruffapopolo che nutrono il malcontento. E anche oggi, come ieri, si pensa che il miglior modo per risolvere i problemi sia incolpare qualcuno da dare in pasto alla folla. Ma a differenza di ieri oggi abbiamo recuperato una certa salute economica – all’epoca servirono alcuni decenni e una guerra – e siamo arrivati a un notevole livello di ricchezza. Novant’anni dopo ricordiamo ancora il 29. Ma abbiamo dimenticato quella miseria.