Cronicario. Mi chiamo Bond, Euro Bond
Proverbio del 15 aprile Un sorriso ti fa guadagnare dieci anni di vita
Numero del giorno: 15.000.000.000 Spesa annua in droga degli italiani
Lo so, avete sentito parlare molto di me, ma nessuno mi conosce veramente. Vi hanno detto che mi chiamo Bond, Euro Bond. Ma nessuno conosce la mia identità, com’è giusto che sia, visto che faccio un lavoro segretissimo.
Ma visto che adesso siamo qui, vengo e vi spiego perché piaccio.
Cominciamo dal nome: Euro. E’ chiaramente un nome in codice, che richiama un altro famoso nome in codice (Europa) il cui significato si perde nella notte dei tempi, e perciò è perfetto per il mio lavoro, ossia dire e non dire. Ammiccare, alludere, traviare.
Il cognome, poi, è un capolavoro. Evoca un legame comune, un’obbligarsi a vicenda, persino una condivisione. Un debito che è di tutti e perciò di nessuno. Una cosa che in fondo in fondo non esiste.
La perfetta accoppiata fra nome e cognome spiega le ragioni del mio successo. Sono l’agente segreto più richiesto dai governi quando il gioco si fa duro. Mi evochi ed è fatto. Il popolo si immagina che arrivo io e risolvo tutto.
Nel frattempo fanno i danni, pensando che li pagherò io. Ma non ci casco. Sarò pure Euro, e persino Bond. Ma mica fesso.
A domani.