Cronicario. Dica Fase 3: Colao Meravigliao
Proverbio del 9 giugno Il mondo lusinga l’elefante e ignora la formica
Numero del giorno: 470.000.000.000 Calo in valore stimato dell’export Ue nel 2020
In questo susseguirsi di Fasi, che dalla 1 ci ha portato alla 1bis, e poi ter, quater quinquies fino ad approdare alla 2 e da lì verso il sol dell’avvenire della Fase X+1, ricordatevi sempre di cominciare qualunque discorso facciate con la premessa che adesso siamo nella Fase 3, sennò la gente si confonde.
Perché ormai è tutto uno sfrigolare di cronache che raccontano di riaperture più o meno riuscite, mancate, pretese, conclamate, agognate, rassegnate. Ma soprattutto con la Fase 3 è tornato protagonista del dibattito pubblico ciò che tutti credono sia indispensabile per salvare il paese da se stesso: il Piano.
Non fate gli spiritosi. Sapete benissimo di che Piano parlo. L’ha scritto un supermanager che si capisce già dal nome che è un predestinato al successo: il dottor Meravigliao.
Chiaramente, a parte le slide, non ne sa niente nessuno del Piano Meravigliao e dubito che anche l’autore se lo ricordi. Però è un Piano, perbacco, e a noi ne serve uno. Specie adesso che la Pontemia è finalmente solo un ricordo. Ci sono rimasti solo i Piani ad allietarci il futuro, visto che il presente è fosco almeno quanto l’ultimo estratto conto.
Il Piano Meravigliao ha acceso il dibattito pubblico come non capitava dal salto di qua(g)lità invocato da uno dei partiti di maggioranza. Ossia da ieri. E domani? Domani lo sapete già cosa ci aspetta.
Il giorno di un altro piano Meravigliao.
A domani.