Cronicario. Niente più sandwich: solo panini
Proverbio del 18 giugno Il frutto maturo cade da solo, ma non in bocca
Numero del giorno: 1.310.000.000.000 Liquidità richiesta dalle banche alla Bce
Lo so: questa ve l’eravate persa, e d’altronde anch’io. Dopotutto siamo nel giorno in cui l’Istat, come sempre prodiga di gioie, rilascia dati meravigliosi sul nostro commercio estero.
Ricapitolo: ad aprile il nostro commercio estero ha segnato, lato export, un -34,9% su marzo, che già era andato maluccio, e un -41,6% su aprile 2019, mentre lato import rispettivamente -18,5 e -33,7.
Ma attenzione, perché il diavolo si nasconde nei dettagli, un po’ come lo spirto sovrano ch’entro mi rugge (semicit.)
Ora, visti i dati Istat, ci sta che nessuno avesse fatto caso alla notizia straordinaria ivi contenuta fra le righe piccole ma piccolissime. Ma per fortuna ci sono soggetti straordinari, come quella tale associazione di coltivatori, che ce lo fanno notare.
Cosa? Presto detto: il coronacoso non solo ci ha regalato le vacanze sovrane, ma adesso ci ha trasformati tutti in patrioti alimentari.
Proprio così. Le importazioni di cibi e bevande straniere “crollano del 16” come araldeggia una nota agenzia “mentre tengono sostanzialmente le esportazioni alimentari Made in Italy che fanno segnare un calo di appena l’1%”.
Il mercato dei cibi patriottici – testuale – ha raggiunto i 7,1 miliardi e ormai pesa il 25% degli scaffali. Sicché il manzo inglese è calato del 38%, lo champagne francese del 24 e persino il mango del 40%, a marzo 2020, rispetto a marzo 2019.
Adesso ci manca solo di fare il passo successivo. Dopo le vacanze e il cibo, rimane solo di parlare sovrano. Niente più sandwich, perciò. Solo panini.
A domani.