Aumenta il conto delle sanzioni per la Russia

Una recente analisi proposta da Bofit ci ricorda il profondo danno che le sanzioni internazionali decise dopo l’attacco all’Ucraina stanno provocando all’economia Russa. Soprattutto sottolinea come le complicazioni per Mosca siano destinate ad aumentare, specie se si dovesse arrivare a una completa separazione dall’economia internazionale, alla quale la Russia ha partecipato attivamente nell’ultimo trentennio.

Per offrire una visione ampia, l’Istituto ha elaborato tre scenari: uno che si riferisce alle sanzioni in corso al momento, un altro che considera l’ipotesi che le economia avanzate mettano al bando il commercio con Mosca, un terzo dove la Russia è completamente tagliata fuori.

Il quadro attuale delle sanzioni, decise da Ue, Usa e UK, prevede il taglio delle esportazioni da parte di questi paesi verso Mosca di diverse categorie di beni, a cominciare da quelli militari per finire con quelle dei beni di lusso. A questi paesi vengono aggiunti anche Svizzera, Norvegia, Australia, Canada, Giappone, Corea e Taiwan, contemplando la possibilità che cessino completamente l’esportazione verso la Russia.

Quindi è stato calcolato quanto pesa, per la Russia, l’import di questi beni per la proprio produzione, ipotizzando che il paese non abbia la possibilità di generare all’interno prodotti sostitutivi. Una notevole semplificazione, che quindi va tenuta presente nell’analisi dei risultati. Il risultato suggerisce questo il taglio di queste importazioni è capace di determinare un calo del 4% del valore aggiunto.

Nel secondo scenario, quello che ipotizza un completo blocco dell’export verso Mosca, il danno complessivo è ovviamente assai più elevato. Il valore aggiunto potrebbe diminuire del 10%, con picchi del 20-30% per alcuni settori come la produzione di plastica e la chimica.

Nel terzo scenario, il totale isolamento della Russia dall’economia internazionale, si prevede che la perdita complessiva di prodotto interno lordo potrebbe arrivare al 18%, con alcune industrie come il tessile, a subire danni gravissimi (grafico sopra).

Se dal blocco delle esportazione verso la Russia passiamo al blocco delle importazioni dalla Russia, il quadro si arricchisce di nuove informazioni. Anche qui sono stati elaborati tre scenari: il primo a sanzioni attuali, il secondo a bando a tutte le importazioni dalla Russia per le economie avanzate, il terzo per un totale blocco delle importazioni dalla Russia. Ovviamente ogni scenario ha un diverso effetto sull’apparato produttivo russo che tali importazioni è chiamato ad alimentare.

Il grafico sotto sintetizza il risultato in termini di valore aggiunto per lo scenario numero uno, circa l’1% del volume aggiunto.

Ovviamente il secondo scenario da risultati molto più preoccupanti: un ban completo alle importazioni russe condurrebbe al calo del 12% del valore aggiunto totale, che potrebbe più che raddoppiare, arrivando al 25% se tutto l’export russo fosse congelato.

Pure al netto dei notevoli caveat contenuti nell’analisi, è chiaro che il danno economico che la Russia subirà a causa delle sanzioni crescerà in ragione della loro durata e della loro intensità. Non c’è da sperare che questo induca i russi a fermare la guerra. Ma dovrebbe servire a ricordare loro che il dopoguerra non sarà migliore. Forse addirittura peggio.

Un Commento

  1. Albertone66

    Figo, ma non parli del rovescio della medaglia: ovvero il male che fa a NON esportare beni di lusso in Ru e a non esportare NULLA in Ru.
    Di contro manca una corretta analisi a quanto COSTA non importare nulla da Ru. NULLA vorrebbe dire NULLA! nemmeno aria (cosa che gli States sembra siano campioni di esportazione, ovvero: container vuoti…)
    Poi se vuoi siamo tutti per il mercatohhhh che ci ha fatto scegliere il megliore fornitore che ha garantito a tutti il megliore risultato possibile con le pedine a disposizione… e la Merchel che la stanno lapidando ma ha consentito decenni di culonelburro ai suoi. Salvo essere messa all’indice quando si deve, poi, figurare bene.
    Banda di pezzenti. Non ho altri commenti

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  2. Albertone66

    Scusa, noto solo ora, Merchel si scrive, correttamente, A. Merkel… tanto per evitare discussioni inutili di precisazioni di ignoranza, che ci sta, è pur ovvio. Ma il senso non è nella forma quantunque la stessa sia, haimè, sostanza….

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