Cartolina: I capitalisti di riserva

Si può raccontare in tanti modi la notevole crescita della riserve delle banche centrali che si osserva dall’inizio del nuovo millennio. Può essere semplice contabilità, essendo le riserve estere – fra le altre cose – uno specchio del bilancio economico di un paese. Può essere prudenza, merce assai diffusa fra le economie emergenti, specie dopo le varie crisi asiatiche degli anni ’90 del secolo scorso. Può essere un lascito della globalizzazioni, che oggi molti sognano (o vorrebbero) in disarmo. Rimane il fatto. Anzi, i due fatti. Il primo è che in vent’anni le riserve mondiali si sono moltiplicate per sei e ormai sfiorano i 12 trilioni. Il secondo è che in un’epoca che vede il capitalismo sempre più questionato, gli ultimi che non si peritano di cumulare capitali sono i banchieri centrali. I capitalisti di riserva.

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