Cronicario: L’avanzavo primario
Proverbio del 21 novembre Non serve un volto florido se lo stomaco è vuoto
Numero del giorno: 1.7 Calo % compravendite immobiliari in Italia nel IIQ 2019
Visto che, dice Ocse, il mondo va così…
allora non è che ci possiamo lamentare che noi andiamo colì…
perché checché ne dicano i geni del pensiero contemporaneo che vi vogliono far credere che tutto sia possibile, basta volere (il conio), vi do una notizia esplosiva che finora ci è stata tenuta nascosta: l’Italia sta nel mondo.
Detto ciò, noi siamo pure nella parte complicata del mondo. E ci mettiamo pure di nostro. Vuoi perché abbiamo evidente problemi sul versante della domanda e del lavoro…
ma soprattutto perché abbiamo il Noto Problema.
Lo stesso Noto Problema che in questi giorni ha scatenato le truppe social-iste-cammellate sulla vicenda della riforma del MES, di cui non ha capito niente praticamente nessuno, specie quelli che ne parlano con toni più accesi.
Ma una cosa la sappiamo per certo. L’avanzo primario, ossia ciò che avanza del nostro bilancio pubblico prima del pagamento degli interessi su debito, diminuisce come la nostra pazienza. Scenderà dall’1,3 all’1% del pil nel 2020 per poi stabilizzarsi, scrive Ocse, con ciò certificando una nuova categoria della nostra contabilità pubblica: l’avanzavo primario. Il presente, d’altronde, è imperfetto.
A domani.