Cronicario: L’inflazione spiegata alla Merkel
Proverbio del 1 marzo Al mattino gli uccelli volano via ma la sera tornano al nido
Numero giorno: -2,4 Deficit fiscale italiano nel 2016
Ora vorrei essere lì a spiegare alla gentilissima Merkel che non si deve preoccupare se i prezzi al consumo in Germania a febbraio sono aumentati del 2,2%. E lo farei utilizzando un vecchio trucco che da noi funziona da quel dì. Le direi: “Tranquilla, cara Mutti, l’inflazione non esiste”.
Che vuoi che sia: è colpa del petrolio, dei cibi freschi, che d’inverno sono fin troppo freddi e perciò costano di più. E’ pura circostanza, non sostanza. Insomma le direi, cara Merkel
E poi soprattutto, non ti sentire sola. Pure a noi italiani c’è salita l’inflazione grazie al Caropetrolio, e se vai dall’altra parte dell’Atlantico è pure peggio. Gli statistici americani hanno scoperto con raccapriccio che l’inflazione Usa, schizzata al top da un quinquennio, ha eroso i redditi a febbraio fino al punto da scoraggiare i consumi, che sono cresciuti poco e maluccio.
Il che in un paese che base i due terzi del suo pil sui consumi interni è sicuramente una buona notizia.
Ma non c’è da preoccuparsi. Negli Usa adesso c’è Mister TTT che promette più Tagli alle Tasse, più spese del governo, più armi e oleodotti fatti con puro acciaio americano, per un tripudio di consumo interno. In Germania abbiamo la Merkel in odore di quarta riconferma e in surplus fiscale. Secondo voi chi vince la battaglia contro l’inflazione prossima ventura?
A domani.




