Egonomia – Il Secolo economico: Introduzione e indice

Questo è un nuovo progetto che cerca partecipanti e soprattutto sostenitori. Si tratta di un lungo viaggio nella storia economica dell’ultimo secolo, motivato dalle ragioni che trovate in questa introduzione e sulle quali perciò non mi dilungo. E’ un progetto ambizioso che richiede la risorsa più preziosa di cui disponiamo: il tempo. E, per conseguenza, il suo succedaneo più conosciuto: il denaro. Si tratta di un libro che segue idealmente la traccia iniziata con Tedioevo e precisata con le Metamorfosi dell’economia, usciti entrambi a puntate in questo blog. Cerchiamo sostenitori, quindi anche editori disposti a investire su una strategia di medio termine. Chiunque voglia dare una mano è benvenuto. Può contattarmi qui sul blog e studieremo insieme il da farsi. Grazie.

Introduzione – Fuori dal labirinto

Dobbiamo riavvolgere il filo per uscire dal labirinto. Sbrogliare la ragnatela della storia, intricata e naturalmente fraintesa, che ci imprigiona in ragionamenti sterili e prospettive false: nebbie sul nostro cammino che finiscono col confonderci. Ci smarriamo nel garbuglio della cronaca, di per sé caotica, immemori delle radici che hanno fiorito la trama del presente. E così perdiamo noi stessi.
Riavvolgere il filo significa trasformarsi in cacciatori di tartufi. Usare l’olfatto invece della ragione. Cercare la suggestione invece della spiegazione. Tornare da dove tutto è cominciato – senza pretese storiografiche, che sarebbero insensate – e da lì tracciare un affresco sulla parete del presente. Trasformare la scrittura in pittogramma.
La traduzione di tale geroglifico è affidata all’anima, non al pregiudizio della mente, perché l’anima comprende senza sapere ed è capace di rigenerare il nostro tessuto interiore, guastato dalle cicatrici della storia.
Uscire dal labirinto vuol dire smascherare l’Egonomia, grave malattia dello spirito, ossia del principio ordinatore della nostra realtà. Tale malanno, degenerato in ossessione maligna, risulta dal proliferare del capitale fittizio, ormai fuori controllo, manifestazione materica e insieme astratta del desiderio di eternità che maschera la nostra paura della morte. Questo travestirsi illusorio trova fondamento politico nella forza di pochi e nella debolezza di molti: masse omologate e complici senza più fisionomia che non sia quella di una bocca spalancata; pronte ad ingoiare i frutti velenosi di un benessere economico purchéssia. L’uomo economico, concepito secoli fa, è diventato l’individuo comune di oggi che misura egonomicamente tutte le cose. Un calcolatore a-relazionale. Misuriamo il mondo e noi stessi col metro monetario. Ciò che vale genera una corrispettivo o non vale. Quindi non è. L’avere
è diventato l’essere e il non avere implica il non essere. La riduzione dell’essere
all’economico è il peccato compiuto in un passato lontano ed ereditato dal nostro tempo, ignaro persino di doverlo espiare e anzi compiaciuto della sua maestosità.
La bulimia di oggetti coi quali ci circondiamo testimonia della nostra ansia di esistenza che sublimiamo con desideri effimeri, sapientemente indotti, che durano il tempo di essere esauditi, possibilmente a debito, giacché il sistema richiede di non poter essere limitato dalla finitezza delle risorse. Se il capitale fittizio fosse finito, noi saremmo finiti. Ossia proprio ciò che l’economania vuole celare e l’egonomista dimenticare. Pure a costo di vivere un simulacro di vita.
Dobbiamo perciò affilare i sensi per ritrovare il filo, tornare all’ingresso del labirinto e
lasciarcelo alle spalle, incamminandoci lungo una nuova storia che sia caotica ma vitale, fidando nel potere magico e taumaturgico della parola, principio risanatore perché creatore di logos.

Questo cammino inizia qui.

Indice

Definizioni

Introduzione- Fuori dal labirinto

Parte I Illustrazione

Puzzle (1918-2018)

Parte II Via coi Venti

Prove generali (1919-1929)

Parte III I Trenta ingloriosi

Echi del presente (1930-1939)

Parte IV L’economia in guerra

Le nuove armi dell’economia (1940-1945)

Parte V I Trenta (in)gloriosi

Ouverture: Exit strategy (1946-1951)
Andante: Ripartenza (1952-1957)
Allegresse: Boom (1958-1967)
Grave: Bust (1968-1971)
Furioso: Redde rationem (1972-1979)

Parte VI Il ciclo(ne) degli Ottanta

Danni collaterali (1980-1989)
Nel cuore del Regno (1990-1993)
La quieta tempesta (1994-2007)
Spiaggiamento (2008-2018)

Conclusione: La fine del Secolo economico

Un Commento

    • Maurizio Sgroi

      Salve,
      esistono vari modi per contribuire, ne elenco alcuni:
      1) contributo relazionale: diffondere l’idea del progetto e i contenuti del libro, che verranno pubblicati parzialmente on line, e provare tramite le proprie relazione a individuare potenziali editori interessati a un progetto di medio periodo e disposti quindi ad investire, oppure finanziatori a vario titolo, borse di studio, eccetera;
      2) contributo finanziario: per completare la prima stesura, che al momento è giù piuttosto avanzata, serve circa un anno di lavoro a tempo pieno e testa bassa. Quindi sarebbe necessario raccogliere fondi sufficienti per consentire a chi scrive di prendersi una pausa da tutto il resto e dedicarsi solo a questo. Stiamo valutando se lanciare un progetto di crowdfunding in tal senso o altri modi per raccogliere i contributi. siamo aperti a suggerimenti;
      3) contributo professionale; l’opera verrà composta attingendo a svariate fonti storiche. Servono ricercatori capaci, traduttori e anche scrittori. Servono anche persone esperte di piattaforme internet perché il libro è progettato come un viaggio multimediale fra la carta, gli ebook e il web;
      Decida lei cosa può fare. Intanto magari inizi a parlarne ai suoi amici.
      Grazie per l’attenzione

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