Cronicario: Italien vs Spreadator: chiunque vinca noi paghiamo

Proverbio del 23 maggio Si scansa la freccia di un nemico, non la lancia di un amico

Numero del giorno: 194,7 Spread Btp/Bund in tarda mattinata

Compenetro finalmente lo spirito del tempo mentre leggo in un noto outlet di marchette on line uno dei tanti geni che ci hanno portato fino a qua dire che ci salveranno i mercati. I mercati capite? Questi qui:

Voglio dire, i predatori globali. Neanche il tempo di finire di ridere e arriva la breaking news: Mangiafuoco ha convocato Pinocchio alle 17.30 sul Colle. Si sprecano le interpretazioni. Il Gatto e la Volpe gongolano. Qualcuno annuncia l’inizio della Terza Repubblica. Inizia a realizzarsi il contratto con gli italieni.

L’uno-due mi manda al tappeto, regalandomi una rivelazione custodita nel sottoscala delle coscienza: stiamo nel mezzo di un conflitto di religione. Gli adoratori del dio mercato vs gli adoratori del dio stato, per decidere se debba comandare l’elettore o l’azionista/obbligazionista. Disputa pelosissima che si riduce al fatto di dover decidere chi dà i soldi a chi. Che questa disputa religiosa sia esplosa qui da noi non deve stupire. Primo abbiamo un sacco di soldi che fanno gola a parecchi – quei 9-10 mila miliardi di ricchezza delle famiglie – oltre a un bel po’ di debiti che sogniamo di non dover ripagare. Secondo siamo culturalmente vocati alla guerra di religione. Non ce ne perdiamo una dai tempi delle crociate e anche da prima se ci pensate.

In questa guerra di religione in confronto alla quale quella fra sunniti e sciiti è una roba da mammolette si sprecano le baruffe. Oggi i signori industriali, sul cui sentimento religioso pro mercato (finora) non è lecito nutrire dubbi hanno lanciato un appello accorato dalla loro assemblea proprio mentre dai sacerdoti Bruxelles arrivavano dichiarazioni evidentemente sarcastiche indirizzate al futuro governo dove si esortava l’Italia a garantire una correzione del deficit dello 0,6% l’anno prossimo, nonché un taglio della spesa per le pensioni.

Parole che infuocano la polemica degli italieni che venerano il conio e il bilancio, ossia gli arconti del demiurgo-Leviatano. E così via, per chissà quanto tempo da oggi in poi. Mi consola poco l’idea che abbiamo smesso di farci guerra sul Filioque, visto che abbiamo scambiato le liti sulla trinità con quelle sulla sovranità. L’Occidente, e noi per primi, ha le guerre che si merita. Per un attimo mi deprimo, ma poi mi ricordo che sto vivendo una favola, anzi un film. E so anche quale.

Italien vs Spreadator. Chiunque vinca, noi paghiamo. Ma è solo un film, Poi finisce.

A domani.

 

 

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