Cronicario: Voi abbassate il Pil? Noi stamperemo le nostre card
Proverbio del 6 marzo Il mondo dei saggi è abitato da chi si accontenta di poco
Numero del giorno: 81.709 Domande per Quota 100 presentate alle 16 di ieri
Nel più lieto dei giorni, quando “inizia la rivoluzione” del reddito di cittadinanza, come ha sobriamente commentato Vicepremier Uno (o Due, fate voi), dall’infida Francia (vabbé tanto ormai l’ambasciatore è tornato), anzi peggio, dall’Ocse, noto consorzio di carbonari, arriva questa fosca previsione sul nostro radioso futuro.
Per quest’anno gli occhiuti parigini vedono addirittura un menozerodue di pil, che vabbé lo zerodue, ma pure meno?
Ora a parte che non crediamo alle previsioni fatte dagli altri, specie se in lingua straniera, e pure se anche noi ogni tanto ne sbagliamo qualcuna non è che per questo ci dobbiamo preoccupare. Al contrario: abbiamo un rimedio infallibile.
Sentite cosa dice una cervellona dell’Inps finalmente sovrana, che oggi ha illuminato le menti dei nostri parlamentari in commissione: “Il reddito di cittadinanza avrà un forte impatto sia sotto il profilo di politica economica che sulla ridistribuzione della ricchezza tra le famiglie per le quali ci di attende una riduzione della povertà e un aumento dell’inclusione sociale. Atteso anche un aumento del Pil potenziale”. Le card prepagate per i redditieri di cittadinanza, inoltre, arriveranno con mostruosa efficienza, dice sempre la gentile dottoressa.
Quindi nessun problema. Voi abbassate il pil? Noi stamperemo le nostre card.
A domani.