Cronicario: Ma che sorpresa: calano i prezzi e si vendono più case
Proverbio del 23 maggio Gli dei non aiutano chi non coglie le occasioni
Numero del giorno: 8.100.000.000 Calo spesa famiglie nel 2020 secondo Confesercenti in caso aumento Iva
Pensate che salto sulla sedia che ho fatto stamattina quando, nel bel mezzo delle tregenda sociopoliticaelettorale che stiamo vivendo è salta fuori la seguente notizia: “Casa, 580 mila transazioni nel 2018, mercato al top dal 2010”. E poi a seguire: “Casa, prezzi e tassi bassi, può permettersela il 78% delle famiglie”.
Mi sento improvvisamente ricco, ma dura poco. Perché poi mi cominciano ad arrivare dei grafici presi a prestito dallo stesso rapporto che ha animato i festeggiamenti a mezzo stampa, dove osservo che:
l’indice delle compravendite è ancora ben lontano dal picco. E, guardacaso, risale al declinare dei prezzi.
E infatti il nostro Osservatorio immobiliare, autore del pregevolissimo studio, nota sconsolato che “sul lato dei prezzi gli andamenti non hanno seguito quello delle compravendite. La flessione dei prezzi è avvenuta a partire dal 2012 e prosegue ancora nel 2018”. Incredibile vero? Calano i prezzi aumenta la domanda di un bene.
Quanto all’aumentata capacità degli italiani di comprare, dipenderà mica dal calo dei prezzi?
Calano i prezzi, i mutui costano meno e aumenta la domanda. Sempre più inspiegabile, perbacco. E metteteci pure che il reddito pure se poco è arrivato a un livello tale da incontrare il livello dei prezzi. Almeno per famoso 78%. Rimane il problema del restante 22.
Oppure no: speriamo che i prezzi si dimezzino. Così finalmente arriviamo al 100%.
A domani.