Cronicario. L’altro contagio del coronacoso
Proverbio del 25 marzo Dove c’è volontà, c’è soluzione
Numero del giorno: 2.000.000.000.000 Fondi stanziati dal Congresso Usa per contrastare l’epidemia
Quanto sia sottilmente perfido il coronacoso, lo capisco d’improvviso mentre mi sorprendo a pensare al principe Carlo d’Albione che come tanti altri vips ha ritenuto necessario farci sapere (ma poi perché?) che si è beccato il malanno. Per la prima volta mi sono raffigurato l’eterno erede persino autorevole, mentre col sopracciglio umido prometteva alla corte che ce l’avrebbe fatta. Pensate poi che senso di tranquillità mi ha dato sapere che anche la regina sta bene.
D’altronde, mai come in questi giorni le quotazioni dei regnanti e dei loro maggiordomi sono state così alte. Persino quelle dei regnanti repubblicani. Il presidente francese, per dire. Giurano che le sue quotazioni, crollate all’epoca della riforma delle pensioni, non siano mai state elevate come adesso, che impugna siringa e stetoscopio.
Persino il nostro primo minestra, dicono i soliti sondaggiari, sarebbe al 70% del gradimento.
Capite quant’è perfido, il coso? Ti distrai un attimo e bum: ti colpisce. Non i polmoni. Il cervello.
A domani.