Cartolina. Vivere green

L’aria pulita costa cara, e faremmo bene a ricordarlo, ogni volta che agitiamo i nostri striscioni. Costa in termini fiscali, e in termini di livello generale dei prezzi. Soprattutto richiede un alto costo psicologico – un costante senza di colpa se non si è abbastanza green – e un diffuso senso di impotenza, perché finisce che non lo si è mai abbastanza. Costa anche in termini di contatto con la realtà. Ci si illude che basti comprare un’auto elettrica per pagare dazio alla propria coscienza, e poi però s’ignora quanto impatti sull’ambiente, in termini di minerali, la produzione di un’auto elettrica. A nessuno piace vivere respirando biossido di carbonio o confrontarsi col caldo a febbraio. Però non esistono pasti gratis. Neanche a fin di bene.

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