Etichettato: virus cinese
Cronicario. Esperti comunisti? No: virus cinese
Proverbio del 5 maggio Pietra dopo pietra puoi spianare una montagna
Numero del giorno: 85 Calo % passeggeri aerei a marzo in Italia
Vabbé: la fase 2 è cominciata e non è successo niente. Perciò è del tutto ovvio iniziare a spaventare il pubblico pensando alla fase 3: mica vorrete smontare il teatrino prima di fare una decina di repliche almeno.
Dai: alzi la mano chi non ha sentito/letto/scritto/detto una roba tipo: eh, ma il peggio deve ancora venire, vedrai il 18 maggio che caos.
I più lungimiranti, già vedono la fine del mondo spalancarsi su di noi il 1 giugno, quando – udite udite – potrebbero aprire persino i barbieri!!
E così, in questo crescendo di ansie e spauracchi, genialmente fomentato da un governo che finalmente può spendere tutti i (nostri) soldi che non ha senza sentirsi in colpa perché lo fa per il nostro (suo) bene, risuonano con straordinario nitore le voci rassicuranti dei veri protagonisti di questa pandemia: gli esperti.
Costoro sono il gioiello più bello della nostra corona pubblica, non a caso cooptati in svariate task force delle quali solo di recente hanno iniziato a circolare le perle di saggezza, che spero verranno studiate e imparate nelle scuole, ammesso che mai ce le faranno riaprire.
Per imparare dagli esperti ho iniziato a sfogliare il vasto tesoro raccolto nelle pagine esperte, fra le quali ho scovato questa primizia d’antan: “La necessità di garantire il distanziamento assieme alla difficoltà di svolgere il lavoro utilizzando protezioni (guanti, mascherine, etc.) suggeriscono una riduzione sostanziale dell’orario di lavoro”.
Ma ovviamente, “tale riduzione (dell’orario di lavoro, ndr) dovrebbe avvenire a salario invariato con un contributo dello Stato”.
E’ seguito un fragoroso applauso del noto sindacato. Ma non venitemi a dire che gli esperti sono comunisti. E’ il virus ad essere cinese.
A domani.
Cronicario: Uk dalla Brexit alla Virusin
Proverbio del 31 gennaio E’ più facile proteggere i piedi con i sandali che riempire il mondo di tappeti
Numero del giorno: 5 Milioni stanziati dal governo per l’emergenza sanitaria
Premesso che non si scherza con queste cose – il Cronicario ha la dispensa perché è manifestazione conclamata di scelleratezza – la contemporanea uscita delle due notizie che arrivano dall’Uk, ossia la Brexit di mezzanotte di oggi e la Virusin di mezzogiorno, fa capire quanto la realtà sia assai più interessante della fantasia.
Oltre ad essere – sempre la realtà – notoriamente stronza: l’apice del sogno de-globalizzante britannico, che vedeva nell’incubo Ue la più grande delle sue paure, arriva lo stesso giorno in cui si manifestano i primi due casi di contagio da coronavirus, ossia l’apice (negativa) della globalizzazione inevitabile che – a carissimo prezzo – siamo costretti a pagare tutti. Noi italiani, alle prese con un’emergenza dichiarata nazionale, ma anche loro, che vivono in un isola, da domani ancora più isolata, in mezzo al freddo delle correnti internazionali.
Ma siccome è buona norma praticare l’allegria, diciamo ciao ciao ai cugini Britons, e in bocca al lupo. Senza di noi se la caveranno benissimo. Almeno per un po’.
E anche col virus, ovviamente, saranno bravissimi. D’altronde, è sovrano come loro.
Buon week end.
Cronicario: Guarda o Maio quant’è bello
Proverbio del 22 gennaio Quando c’è una meta anche il deserto diventa strada
Numero del giorno: 532 Reddito di cittadinanza in euro medio a gennaio 2020
Stavo già parecchio in ansia per la misteriosa malattia cinese, che dai tempi della peste nera medievale finisce sempre con l’arrivare qua, quando mi sono capitate sotto gli occhi le prima pagine dei giornali, come sempre attente alle cose che davvero interessano ai cittadini.
E così ho scoperto la vera notizia del giorno, che però doveva ancora succedere anche se già si sprecavano i coccodrilli. Vale a dire il fatto che Lui, il già vicepremier del governo del cambiamento poi cambiato in ministro dell’esteriorità, avrebbe deciso di fare il famoso passo indietro.
Pare che l’evento abbia generato una notevole crisi nel noto Movimento del firmamento – nel senso di firme digitali – con alcuni già a rimpiangere l’ei fu siccome mobile: giovane, bello e soprattutto intelligente.
Proprio lui che poco dopo annunciava urbi et orbi, promettendo “cose importanti” da dire alle 17 in punto di oggi, che lasciava l’incarico di capo.
Capo retto, per giunta. Tutto il resto è noia (cit.).
A domani.
PS Siccome la sfiga ci vede benissimo, a differenza della fortuna cieca, questo è l’anno della cultura e del turismo fra Italia e Cina, che il Nostro Capo retto in retromarcia avrà di sicuro sponsorizzato. Quindi sono attesi molti più cinesi del solito. Speriamo ci ripensino.













