Cartolina: Grecia mon amour
Poiché discorrere di spread ormai è fuorimoda, è sfuggito ai più il sostanziale appaiarsi del nostro differenziale col Bund tedesco con quello greco, già evocatore di sostanziali disgrazie, ormai ricondotto, grazie ai buoni uffici delle cattive maniere, verso i lidi tranquilli fra i quali veleggiamo anche noi, che certo greci non siamo, neanche nei comportamenti da Rodomonte dei quali i greci diedero prova, con tanto di referendum anti-europeo, prima di cedere al buon senso. Per nulla ammaestrati dall’esperienza, noi decidemmo, tuttavia, di somigliare ai greci nel 2018, esibendo una certa spacconeria che si osserva chiaramente nell’impennarsi della curva del rendimento del nostro decennale. Salvo poi regredire rapidamente verso l’italico accontentarci. Se oggi siano i greci a somigliare all’Italia o il contrario è materia da specialisti. Di sicuro facciamo coppia, noi e loro, nell’Europa del 2020.
Dal 2000 al 2007 lo spread IT-DE 10 anni è rimasto a meno di 0.1%.
Dal 2007 il sistema finanziario l’a aumentato di circa il 2%. Su un debiro medio di 2000 miliardi sono stati pagati in più circa 40 miliardi annuali ossia per 13 anni circa 500 miliardi.
Niente male i soldi son passati dalle tasche di tutti in così poche che hanno consolidato debito pubblico con soldi che non hanno tramite la riserva frazionaria.
Meglio non parlarne.
Qui bono?
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