Cartolina. Il pubblico ripiego

Come spesso accade durante una crisi, e anzi ancor di più, durante il caos provocato dalla pandemia il pubblico impiego ha svolto un ruolo da mattatore nel mercato del lavoro, risultando in crescita, nel primo trimestre 2022, addirittura del 3,5 per cento rispetto al livello pre-pandemia in termini di occupati. Un trionfo, rispetto al privato, che esibisce un modesto aumento dello 0,6 per cento nell’industria e un timidissimo 0,2 per cento nei servizi di mercato. E’ sempre cosi, almeno da quando abbiamo imparato a usare il bilancio pubblico a fini di stabilizzazione. Appena il tempo volge al brutto, il governo ci mette una toppa. Il pubblico impiego diventa un pubblico rimedio. Senonché si osserva che il numero complessivo delle ore lavorate è arrivato a superare dell’1,7 per cento il livello pre-pandemia, mentre quello dell’occupazione cresceva del doppio. Ci sarà sicuramente un’ottima ragione. Non è detto che a un certo aumento di occupazione corrisponda un esatto aumento di ore lavorate. Specie se il pubblico impiego diventa un pubblico ripiego.

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