Cartolina. And winter came

E’ arrivato l’inverno tanto temuto e preannunciato dal nostro incurabile scontento. Non tanto perché oggi cade il solstizio, che è solo una pregevole coincidenza astronomica, ma perché la nostra contabilità pubblica segna una triste inversione del nostro saldo corrente, che in questi anni di scontento almeno rallegrava i più attenti, che sanno bene quanto sia importante essere creditori dell’estero, quando il tempo si fa brutto. E oggi, che l’inverno è arrivato sul serio, forse inizieranno a capirlo anche quelli che si lamentano di mestiere, convinti che aiuti a star meglio. Rimane poco da fare, quando il conto del nostro export di merci sprofonda così inesorabilmente, e per giunta con la prospettiva che, in barba a qualunque tetto su costi delle importazioni energetiche, sia destinato a peggiorare. Ci aspettano freddo e letargo. D’altronde è arrivato l’inverno.