Cartolina. L’occupazione batte la preoccupazione

L’occupazione nell’area euro, in espansione dal secondo trimestre 2021, continua a crescere associandosi a un tasso decrescente di disoccupazione, mai così basso da un biennio. Si intravedono segnali di rallentamento, e tuttavia il trend sembra ancora robusto abbastanza al punto, semmai di generare qualche preoccupazione. Da un parte un mercato del lavoro teso riscalda i prezzi. Dall’altra si vede la domanda privata contrarsi, nel quarto trimestre 2022, a causa della diminuzione del reddito disponibile, al quale l’inflazione ha sicuramente contribuito. Insomma: l’occupazione aumenta, i prezzi salgono, per le più svariate ragione, ma i lavoratori hanno sempre meno soldi in tasca. Esito prevedibile: un rallentamento della crescita, o magari una recessione. E invece no. L’ultimo bollettino della Bce vede una crescita della domanda al dettaglio nel primo trimestre 2023. Le famiglie si aspettano un’inflazione più bassa e temono meno l’incertezza. L’occupazione batte la preoccupazione. Per adesso.