Etichettato: svalutazione lira turca
Cartolina. Cinque miliardi di dollari fa

Oggi che servono circa 13 lire turche per un dollaro – a marzo scorso ne bastavano sei – non si può guardare che con tenerezza alla banca centrale turca che alla fine del 2021 vendeva cinque miliardi di dollari per sostenere un cambio che intanto superava le 12 lire per dollaro. Soldi bruciati sul falò della vanità di un capo del governo che ha deciso di scrivere una sua personalissima teoria economica che ignora qualsiasi fondamentale. Pure quello che suggerisce come strategia vagamente suicida quella di prendere a prestito a breve termine valuta estera e poi venderla – come molti osservatori sospettano o forse temono – per sostenere un cambio che si sgonfia come un soufflé mal cotto. Rimane la domanda di cosa sarà della lira turca se la banca centrale dovesse finire le munizioni, in un contesto dove l’inflazione su base annua ormai sfiora il 50%. Ma nessun turco, a cominciare da chi governa, vuole conoscere la risposta.
Cartolina. Case turche

Poiché fanno notizie le vicissitudini della lira turca, alimentate da certe manie presidenziali, vale la pena ricordare che nel frattempo, ossia dal 2015, i corsi immobiliari turchi sono aumentati del 60 per cento. Quindi i poveri turchi dovranno fare molti salti mortali per comprarsi una casa, visto che all’inflazione del mattone si è associata quella generale, che divora i redditi fissi peggio delle tasse del governo. Ovviamente tutto si tiene. Sempre nel 2015 per comprare un euro bastavano 3 lire turche. Adesso ne servono 15. In pratica è come se l’euro di fosse apprezzato di quasi cinque volte sulla lira. Sicché la Turchia di oggi è un ottimo investimento per gli europei e un pessimo affare per i turchi. Purtroppo per loro, non sono ancora entrati in Europa.